La Paura di Perdere il Piacere di Vincere
“…Per avere successo in borsa è importante avere paura quando gli altri sono avidi ed essere avidi quando gli altri hanno paura . La maggior parte delle persone si interessa di azioni quando è di moda. Il momento giusto per interessarsi è quando nessuno lo fa. Non si può comprare ciò che è popolare e guadagnarci….”
Le frasi che ho inserito qui sopra sono estremamente collegate.
La prima è di Kahneman mentre la seconda è nuovamente del nostro Buffet.
Come vedete , e fra poco ve lo dimostrerò , hanno pensieri strettamente vicini : i grandi nomi della finanza hanno comportamenti e modalità di pensiero molto simili……chiediamoci perché!
Forse perché hanno strategie vincenti????
Andiamo , ora, a capire come queste parole sono concatenate .
L’investimento, in qualsiasi attività esso sia, espone l’investitore ad un rischio.
Le persone non sono avverse al rischio, ma sono avverse alle perdite. Questo fa parte della natura umana.
Al mattino ci svegliamo, e per recarci al lavoro ( faccio un esempio al limite ) utilizziamo l’automobile.
Ecco: guidare l’auto ci espone ad un rischio, ma noi non ne siamo avversi!
Noi siamo avversi alla perdita dell’auto causa un incidente od altro….
Questo esempio, che ripeto è al limite della concezione, è per dirvi che ogni attività che noi espletiamo comporta dei rischi, ma noi li affrontiamo consapevoli e serenamente: sono le perdite che ci coinvolgono in maniera emotiva e ci inducono in errore.
Questo fenomeno viene chiamato ‘avversione alle perdite’, per il quale perdite e guadagni non hanno lo stesso valore.
E questo è così tanto vero che è stato comprovato che gli investitori considerano asimmetricamente guadagni e perdite.
In particolare vuol dire che il dispiacere provato per la perdita di una somma di denaro è di molto superiore alla gioia che si prova per il guadagno della stessa.
Perdere 100 euro fa più “ male “ rispetto alla gioia di vincere la stessa somma.
Secondo uno studio il nostro cervello soffrirebbe provando quindi un dolore emotivo.
Per lenire il dolore della perdita di 100 euro dobbiamo vincerne almeno 225.
Il nostro rapporto con i soldi, dunque, non è precisamente freddo e matematico.
Le più recenti ricerche sulle neuroscienze hanno chiarito che le emozioni intervengono a gamba tesa anche nelle cosiddette decisioni razionali.
E il cervello non è sempre affidabile e ci inganna specialmente quando abbiamo a che fare con il denaro.
Quando si verificano delle perdite in ambito finanziario si finisce per assumersi rischi maggiori piuttosto che accettarle.
Questo comporta degli esiti disastrosi.
Per mantenere la nostra autostima corriamo al riparo assumendoci ulteriori rischi: questa è la cosiddetta “voglia di riscatto “.
E’ come quando un difensore si fa dribblare da un attaccante e, per recuperare il pallone perduto, con la foga, commette fallo da dietro che comporta l’immediata espulsione e calcio di rigore!!!
Vedete come l’emotività e il coinvolgimento ci facciano commettere gli errori???
A questo punto possiamo perfettamente capire come tutti i concetti che abbiamo affrontato sino ad oggi, siano legati l’un con l’altro!
E quindi come, la paura di cui parla Kahneman sia fortemente collegata al metodo di investimento adottato da Warren Buffet.
Ho scritto una parola fondamentale : METODO.
Ricordatevi queste sei lettere perché dalla prossima riflessione cominceremo a parlare di come avvicinarci agli investimenti.