Ripresa dell’Economia grazie ai PIR

La ripresa dell’economia dipende anche dai PIR.

Abbiamo visto come l’introduzione dei PIR sia arrivata in Italia molto tempo dopo rispetto ad altri Paesi dell’Europa o del Resto del Mondo.

Circa 20 anni fa ( in alcuni casi anche prima ) i piani individuali di risparmio sono stati creati in paesi esteri.

Andiamo a vedere, ora, quanto patrimonio hanno raccolto in questi anni.

Chi lo ha già introdotto?

In Francia sono stati raccolti dal 1992, 120 miliardi di euro.

In Canada sono stati raccolti dal 2009, 150 miliardi di dollari.

In Inghilterra sono stati raccolti dal 1999, 518 miliardi di sterline.

In Italia i primi mesi hanno già segnato una raccolta eccezionale che ben fanno sperare per la ripresa della Nostra Economia e che potranno trasformarsi in un grande vantaggio per il mercato del risparmio.

La crescita dei mercati sta andando di pari passo alla crescita delle raccolte e questo dato sta creando grandissimo interesse da parte di moltissime società per una quotazione futura.

I PIR cambieranno in maniera radicale l’accesso al credito delle piccole e medie imprese: in maniera più facile, più efficiente, più economica e più trasparente.

Come ha dichiarato uno dei più importanti Giornalisti in materia economica:

” Per la prima volta il Governo ha adottato misure estremamente favorevoli al risparmio con la Legge Finanziaria, perché la Normativa elaborata riesce bene a coniugare il vantaggio fiscale con il contributo alle imprese. Al contempo, l’arco temporale dell’investimento consente al risparmiatore di non subire le forti oscillazioni di breve periodo, ed alle imprese di ricevere di un finanziamento non bancario, ma di risparmio, per un periodo di tempo piuttosto lungo!“

La sintesi di questi elementi apporterà notevole beneficio all’economia interna: non è un caso che la Riforma ha avuto immediato recepimento e positivo accoglimento da parte degli operatori.

Dobbiamo inoltre, tenere ben presente che i portafogli degli investitori italiani sono costituiti da circa 1.400 mld di liquidità e circa 145 mld di euro nei fondi pensione: ossia il lungo termine rappresenta il 10% del breve/brevissimo termine!

Questo significa che mediamente il risparmiatore non è in grado di soddisfare le proprie esigenze e bisogni mediante la diversificazione temporale dei propri investimenti.

I PIR interverranno in maniera positiva nel risolvere o quanto meno attenuare questa lacuna.

La Legge di Stabilità interviene in maniera positiva sul tema dell’educazione finanziaria.

Il PIR ci aiuta a strutturare, prefigurare, e immaginare concretamente il nostro futuro.

L’opportunità della defiscalizzazione rappresenta lo stimolo a diversificare i portafogli e a spostare l’asse temporale degli investimenti verso orizzonti ben più remunerativi.

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